Gianni Giadresco - Guerra in Romagna 1943 - 194518 Settembre 2004 - Ravenna
Presentazione libro di Gianni Giadresco

Mi fa piacere partecipare alla presentazione del libro di Gianni Giadresco, un volume che finalmente fa chiarezza sulla storia della Resistenza nella nostra terra, partendo da un'esperienza personale, da testimone diretto di quella che giustamente il titolo definisce la Guerra in Romagna. Non credo che mai ci sia stata, come ora, tanta confusione, tanti tentativi di reinterpretare le vicende di quegli anni. La tentazione di trovare componenti positive in ogni ideologia, in ogni scelta politica. Al revisionismo spesso troppo disinvolto contribuisce la distanza dai fatti, sempre maggiore, e il venire meno di molti protagonisti. Il revisionismo storico ha come obiettivo l'appiattimento dei fatti, in modo da confondere vittime e carnefici. Sono convinto, e l'ho ripetuto anche quest'anno in occasione della giornata della memoria, che sia importante distinguere: vi sono stati morti da entrambe le parti, ma il sacrifico non è stato identico. Da una parte c'era chi lottava per la libertà, dall'altra chi questa libertà l'aveva negata e calpestata. Questo fa la differenza ed è importante che qualcuno metta nero su bianco, come ha fatto Giadresco, gi eventi che marcano storicamente questa differenza. Leggere il tuo libro Giadresco, da questo punto di vista, è importante perché ci restituisce non solo i fatti ma anche i sentimenti di quegli anni cruciali per la storia italiana. Le storie delle donne e degli uomini che hanno lottato per restituire all'Italia una dignità che il fascismo aveva dissipato. I nomi, le battaglie, i colpi di mano, le scelte politiche che troviamo nelle pagine di Guerra in Romagna sono quelli che hanno portato alla nascita dell'Italia moderna. Può non piacere a molti, ai revisionisti innanzitutto, ma è così. Non vi sono solo eroi, ma soprattutto persone comuni che in quel momento hanno capito che non c'era altro da fare, che la salvezza e la dignità del nostro paese passava anche dall'impegno personale di ognuno. Gianni Giadresco c'era e queste cose le conosce bene: conosce la paura, il senso di oppressione, la voglia di libertà che covava nel cuore della gente di questa terra. Ed è riuscito a renderlo nel suo libro. Non possiamo permetterci di giocare con la storia, non possiamo lasciarci trascinare da interpretazioni fantasiose: ogni volta che abbiamo creduto di avere scacciato la guerra fuori dalla nostra vita è tornata, in altre forme. Leggere e studiare i libri che parlano della nostra storia, delle vicende che fanno parte della cultura collettiva del nostro popolo ci aiuta anche nella contemporaneità a rafforzare la nostra coscienza di pace. Credo che il libro scritto da Gianni Giadresco faccia parte di questi libri che ci aiutano a non dimenticare e a capire: penso ai giovani, che hanno maggiori difficoltà a comprendere l'orrore e a trasformarlo in esperienza, per la loro distanza dai fatti o, magari, perché non hanno avuto nessuno in famiglia che ha potuto trasmettere la memoria di quei tempi. Auguro quindi al libro e al suo autore la fortuna che si merita e che questa opera sulla resistenza venga seguita da altre, magari proprio scritte da Giadresco, che ci permettano di mantenere quel grande esercizio di libertà che è la memoria.

FRANCESCO GIANGRANDI
Presidente della Provincia di Ravenna

www.giadresco.it